Defender: mai sentito un nome più appropriato

In questo periodo difficile per tutti, durante un’emergenza che in poche settimane ha coinvolto l’intero pianeta, il mercato automobilistico ha subito un brusco ma necessario stop. E c’è chi come Land Rover, invece di sospendere tutto, pensa ad essere altruista: a “difendere” i più bisognosi col Defender.

Sin dalla sua nascita, il Defender è entrato nella leggenda non solo per le sue straordinarie capacità in off-road, ma anche per tutti gli scatti e i reportage memorabili della sua carriera nelle forze armate di tanti paesi, primo fra tutti il Regno Unito. L’emergenza del COVID-19 ha portato tanti capi di stato e di governo a definire la situazione una “guerra”, e Land Rover è scesa in campo alla sua maniera. Varie case costruttrici, una fra tutte Ferrari, hanno riconvertito la loro produzione per coadiuvare le imprese ad implementare la creazione e produzione di respiratori e mascherine. Molte altre, praticamente tutte, hanno fermato definitivamente la sospensione, restando “a casa”. Il brand britannico ha invece pensato di sfruttare questo momento per fare del bene. Alcune testate hanno provato in anteprima in Namibia il nuovo Defender, qualche settimana fa. Tante altre, come noi, sono rimaste “a bocca asciutta”, ma in questo momento non ci sentiamo di criticare alcuna scelta. Anzi, vogliamo complimentarci con il marchio. In un tweet il PR di Land Rover Richard Agnew ha infatti comunicato: “Amici dei Media. Ci dispiace di non aver potuto tenere i test drive media come pianificato per questa settimana, ma abbiamo rapidamente ridestinato la flotta stampa del Defender per supportare i nostri partner della Croce Rossa per aiutare le comunità nel Regno Unito”. Una scelta nobile, per un’auto da un nome mai come ora appropriato.