La terza generazione di Dacia Sandero cambia molto, nel 2021 inizia a mostrare i muscoli ma non cambia la sostanza: un’auto concreta e conveniente, con una dotazione completa per un prezzo imbattibile. Disponibile in due varianti di carrozzeria, la cittadina Streetway e l'”avventurosa”, abbiamo testato la seconda: ecco la prova della Dacia Sandero Stepway.
Gli esterni
Sembra come se per la terza generazione di Sandero, Dacia l’abbia portata in palestra: soprattutto in declinazione Stepway appare più muscolosa, con delle evidenti nervature della carrozzeria a sottolinearne le differenze d’animo con la cittadina Streetway. Con quest’ultima condivide però diversi tocchi di modernità, primi fra tutti i gruppi ottici LED che presentano un’inedita firma luminosa ad Y sia nell’anteriore che nel posteriore. A rendere il design ancora più accattivante ci pensano la calandra con dettagli bicolore, gli skid protettivi e le barre modulari sul tetto che permettono di configurare i carichi anche in orizzontale in una
manciata di secondi. Degni di nota sono i cerchi in lega da 16” con design Mahalia e finitura bicolore della nostra configurazione. Ma le auto moderne si sa, più il mercato procede più si ingrandiscono, quindi la domanda sorge spontanea: quanto è grande la Sandero? Il model year 2021 guadagna 1 cm in più di lunghezza rispetto a prima, per un totale di 4,09, 10 cm in più di larghezza arrivando a 1.85 m e ne perde 2 in altezza, nonostante le barre sul tetto, arrivando a quota 1.59. Sensibilmente più grande il baule, 328 litri con frazionabilità 40:60: peccato per la soglia di carico un po’ profonda e l’irregolarità del piano con il divanetto abbattuto, ma si fa perdonare con 4 ganci ed un led di cortesia.
Gli interni
L’abitacolo della Sandero 2021 rappresenta una decisa evoluzione per Dacia: la plancia è stata rinnovata e appare molto fresca, con rivestimenti in tessuto e dettagli in arancio che richiamano sia i rivestimenti dei sedili che la vernice Arancio Atacama dell’esemplare in prova. A proposito di sedili, regolabili in altezza,
inclinazione e lunghezza, sono morbidi e nell’anteriore ben avvolgenti, con un pattern piuttosto originale se pensiamo che la Sandero è da sempre un punto di riferimento per il segmento low cost. Sul divanetto posteriore tre persone viaggiano comode, con un accesso e una permanenza garantiti dall’ampiezza della
portiera, ma anche grazie al tunnel centrale basso e la profilatura dei sedili meno marcata rispetto all’anteriore che permette al passeggero centrale di scegliere con comodità la propria posizione in viaggio. Il resto delle superfici interne è in plastica, con una qualità correlata al segmento di mercato. Dietro il volante c’è un tft da 3,5” con il trip, e accanto due quadranti analogici con le lancette illuminate in rosso, un bel dettaglio. La posizione di guida e il parabrezza offrono una buona visibilità anteriore, complice anche l’altezza da terra della variante Stepway, mentre quella posteriore è leggermente diminuita se paragonata alla scorsa generazione di Sandero.
La tecnologia di bordo
La novità più importante all’interno della Sandero di terza generazione è sicuramente il display touch screen da 8”, in configurazione Media Display o Media Nav, come quello in dotazione nel nostro esemplare. Sono due sistemi quasi identici, il secondo in più offre le cartografie e 2 speaker in più all’interno dell’abitacolo. Accanto al tablet c’è un pratico supporto di casa madre per lo smartphone, regolabile in orizzontale e verticale, e alle sue spalle una delle 2 prese USB mentre dietro, dedicata ai passeggeri posteriori, una 12V. Il Media Nav ha la radio DAB e il Bluetooth, ma anche un dettaglio sorprendente e raro per questo segmento: la possibilità di usare Android Auto ed Apple CarPlay wireless.
La tecnologia in un’auto moderna passa anche e soprattutto attraverso la sicurezza alla guida, non solo l’intrattenimento. Sotto quest’aspetto la Sandero non è per nulla un’auto “cheap”, dati gli ADAS che non ci si aspetterebbe: a parte Hill Assist e Cruise Control, già presenti nella scorsa generazione, la 2021 si arricchisce di frenata attiva d’emergenza, sensore dell’angolo cieco sugli specchietti e pulsante per la chiamata d’emergenza sulla plafoniera.
Parliamo di numeri
La gamma della declinazione Stepway prevede solo 2 motorizzazioni: 1.0 turbo benzina da 90 cv abbinato a cambio manuale o automatico CVT, e la versione della nostra prova, 1.0 TCE ECO-G. Sempre un propulsore turbo benzina 3 cilindri da 1 litro, ma abbinato ad una bombola di GPL. Durante le varie fasi del test, in ambito urbano, extraurbano e anche lontano dalle strade asfaltate si è sempre rivelato pronto, dotato di un buono spunto grazie alla turbina, non presente sulla variante da 73 cv disponibile unicamente sulla Streetway. La 1.0 benzina-gpl eroga 101 cv, sviluppando 170 nm di coppia massima con una velocità di punta di 177 km orari. L’utilizzo di cambio e frizione si è rivelato morbido, comoda per i consumi la sesta di riposo. Poco da dire invece sul volante: ben tarato e fluido da usare, un netto miglioramento rispetto alla scorsa generazione con il servosterzo elettrico.
La nuova Sandero Stepway rappresenta un grande passo avanti in termini di dinamica di guida: chiaramente l’altezza da terra si fa sentire con un minimo di rollio, ma è molto più stabile e piantata di prima, così come i freni, a disco all’anteriore e a tamburo al posteriore, lavorano con molto più mordente di prima. L’assetto
sembra più rigido, ma non pregiudica l’assorbimento di buche e sconnessioni dell’asfalto. Per quanto possa sembrare superfluo su una trazione anteriore, l’abbiamo portata in un percorso di sterrato soft: i pneumatici 205/60 R16 e le sospensioni hanno lavorato anche su terreni umidi senza alcuna insicurezza. Ora capitolo consumi: la casa madre dichiara 5,8 l/100 km nel misto a benzina, e 7,4 l/100 km in GPL. La bombola da 40 litri, inserendo anche la modalità Eco con l’apposito pulsante, secondo i nostri test permette una percorrenza di circa 400 km, con consumi in GPL di circa 10 l/100 km. Le emissioni, infine, sono di 114 g di cO2 per km percorso. La gamma della Sandero 2021 parte da € 8.950 per la Streetway Access, spartana e concreta, una vera low cost. Ma anche gli altri allestimenti mantengono alta la convenienza: € 9.950 per la Essential e €11.000 per la Comfort. Passando alla Stepway, il prezzo di partenza per la Essential è di €12.600, che salgono a € 13.450 per la Comfort: quest’ultima è la versione da noi testata, con un prezzo finale per la configurazione in prova di € 16.239. Resta sempre molto economica visti gli accessori di cui è dotata.
In collaborazione con Gruppo Marino.