BYD Atto 3: test drive dell’elettrica Made in China

BYD è da anni tra i principali costruttori di batterie per auto elettriche al mondo: ora sembra pronta per l’Europa con proposte come la Atto 3. Ecco come va questo SUV 100% elettrico.

Gli esterni

Quando pensiamo alle ultime novità provenienti dall’Oriente, ci aspettiamo sempre qualcosa di avveniristico, design lontani dai canoni estetici europei, oggetti più vicini a concept car irrealistiche che ad auto realmente marcianti su strada. Questa BYD Atto 3 è invece molto vicina ai gusti del Vecchio Continente. È un classico SUV di segmento C dalle linee morbide, con stilemi figli di questa generazione come la fanaleria accigliata che corre da parte a parte della sua larghezza, sia all’anteriore che posteriormente. Anche la calandra le dona la presenza su strada che merita dal suo 1,88 m di larghezza, con le larghe estremità in nero a contrasto a forma di freccia, prese d’aria estetiche ma non funzionali. C’è anche il tetto visivamente sospeso, grazie ad un dettaglio come il montante C dal look goffrato e in color alluminio. Le dimensioni sono di 4,46 m di lunghezza per 1,62 m di altezza, con un passo di 2,72 m. Nella vista laterale appare priva di sbalzi, grazie all’architettura da auto elettrica con le batterie sul pianale. E sempre da questo punto di vista spiccano i bei cerchi da 18”, pieni ed aerodinamici in perfetto stile EV. Il baule ha una capacità di 440 litri di partenza, se ne raggiungono 1330 abbattendo il divanetto posteriore in configurazione 60:40. Tra i dettagli abbiamo una luce di cortesia, le reti ferma-bagagli ed il doppiofondo regolabile.

Gli interni

Internamente la Atto 3 è meno convenzionale nell’estetica, ma ha più personalità. Il leitmotiv è l’onda: ripresa nelle forme della plancia e dei pannelli porta, ma anche nelle tonalità miste blu e bianche dell’effetto pelle dei sedili e della plancia stessa. Il tutto è completato da dettagli rossi come le impunture dei sedili, le regolazioni delle ventole e le corde in stile chitarra delle tasche laterali, ma anche da particolari come le maniglie porta a forma di conchiglia che integrano gli speaker dell’impianto audio. L’illuminazione d’ambiente poi segue il design ad onde. I sedili sono comodi, contenitivi e morbidi al punto giusto. Occhio solo ai fianchetti per i più corpulenti. La posizione di guida è regolabile da una configurazione alta ad una intermedia, con pulsanti elettrici precisi. La visibilità anteriore e laterale è buona, nonostante la generosità di specchietti e sedili, mentre al posteriore la linea del tetto “costringe” ad utilizzare l’ottima telecamera a 360° nei parcheggi. Tra l’altro ha una funzione intelligente che sceglie in automatico cosa mostrare sullo schermo, dalla vista posteriore a dettagli come il marciapiede vicino alla ruota anteriore. Come vedremo nel capitolo sulla dinamica di guida, il comfort è centrale: l’architettura a skateboard con le batterie sul pianale sposta gli assi alle estremità, a tutto vantaggio di un’ottima abitabilità che all’anteriore permette di stare comodi avendo tutti i controlli sotto mano, mentre al posteriore si ha spazio a volontà su tutti e tre i posti, grazie all’assenza del tunnel centrale ed al pacco batterie sottile. Un dettaglio? Ci sono tasche classiche ma anche specifiche per i telefoni. Dona poi ariosità il grande tetto panoramico e apribile. I materiali sono perlopiù soft, con ottimi assemblaggi. L’ergonomia dei pulsanti è ben studiata, con una cloche in stile aerodinamico per il cambio, un look ricercato in effetto alluminio per le bocchette circolari, ed i pulsanti sul volante molto intuitivi. Peccato ce ne siano ben due per regolare la distanza del cruise adattivo. Ultimo capitolo, l’insonorizzazione: sulla BYD Atto 3 è di livello, con fruscii aerodinamici trascurabili dopo i 110 km orari.

La sua tecnologia

Auto elettrica vuol dire tecnologia. E di tech in questa BYD ce n’è tanto. Partendo dal “basso”, la strumentazione di guida è piccola, minimal e davvero ben leggibile. Apprezziamo molto questo trend delle EV degli ultimi anni. Decisamente più importante lo schermo dell’infotainment da 15,6”: ha tutto ciò che serve, molto veloce e fluido nei controlli, si aggiorna over-the-air senza recarsi in concessionaria, ed è accompagnato dall’app per controllarne le funzioni di base da remoto. La navigazione è ottima, e riesce anche a prevedere la presenza di tutor, zone a traffico limitato e scuole per aumentare l’attenzione del guidatore. Uniche due pecche il clima raggiungibile purtroppo solo dall’infotainment, ed il layout delle varie finestre che potrebbe essere più intuitivo. Le telecamere a 360° hanno un’ottima risoluzione e lo schermo stesso può ruotare di 90° con la pressione di un pulsante. Per quelli di voi abituati agli smartphone più grandi. A proposito di smartphone, nell’abitacolo ci sono 2 prese USB-A e 2 USB-C, ed anche la ricarica ad induzione. Tema centrale quando si parla di tecnologia automotive sono i sistemi di sicurezza ed assistenza alla guida. La suite di ADAS di questa BYD Atto 3 è semplicemente completa: troviamo infatti cruise control adattivo, mantenitore di corsia, frenata automatica d’emergenza in marcia ed in manovra posteriore, e rilevamento di angolo cieco e segnaletica stradale. Tutti sistemi che le garantiscono il livello 2 di guida autonoma.

Parliamo di numeri

Parliamo dei suoi numeri. Sotto il cofano anteriore sibila un motore elettrico da 150 kW, circa 204 CV, che eroga 310 NM sulle ruote anteriori, con un’accelerazione nello 0-100 coperta in 7,3 secondi. Il motore è alimentato da un pacco batterie da 60 kWh di capacità, garantito per 8 anni o 200.000 km. La tecnologia di questo modulo batterie è, secondo la casa, la più sicura al mondo: infatti queste Blade Batteries hanno una configurazione a lama, sono sottili ma allo stesso tempo più longeve ed efficienti, sicure dal punto di vista termico e con un bassissimo rischio di esplosione. La ricarica può essere in corrente alternata ad 11 kW, o in corrente continua ad 88 kW, per passare dal 30 all’80% in meno di mezz’ora. Capitolo consumi: BYD dichiara un combinato nel ciclo WLTP di 16 kWh su 100 km. Nei nostri test abbiamo registrato una media di 16,5 kWh/100 km tra urbano ed extraurbano, con punte di 21,5 kWh/100 km in autostrada. Con una sola carica siamo riusciti a percorrere circa 350 km, contro i 420 del ciclo combinato WLTP dichiarati da casa madre.

Ve l’avevamo anticipato: il comfort è posto al centro. Lo schema delle sospensioni porta sulla Atto 3 un MacPherson anteriore ed un Multilink posteriore, con un assetto tarato per assorbire bene buche e binari. Rovescio della medaglia è il rollio nelle curve ad alte velocità. L’inserimento in curva è però sempre sicuro, privo di incertezze anche nel misto stretto. Le buche più dure, poi, non si sentono neanche troppo a livello acustico. Questa sua taratura morbida non invoglia a guidare come dei maniaci: è un bene per un’auto elettrica, per la sua efficienza ed autonomia. Si riflette sullo sterzo, morbido e leggero, con delle impostazioni che ne modificano il comportamento verso comfort o sportività, stessa cosa per i freni. Per entrambi però, non abbiamo notato particolari differenze di comportamento. A proposito dell’impianto frenante, nonostante il pedale non sia molto modulato, dona un mordente adeguato al segmento ed alla stazza della Atto 3, con una frenata rigenerativa al pedale: non c’è una modalità “one pedal”, ma una decisa rigenerazione del pacco batterie quando premiamo sul pedale sinistro. C’è anche la possibilità di scegliere una rigenerazione standard o alta, ma anche qui la differenza è quasi impercettibile. Per la risposta del motore l’unica parola che ci viene in mente è: giusta. In Eco è mansueta, in Normal è… normale, in Sport diventa leggermente più grintosa, ma grandi stravolgimenti tra i 3 drive mode non ce ne sono. Soprattutto in Sport, poi, si nota come l’accelerazione non sia bruciante: a tratti sembra come se il pedale abbia un minimo di lag per ridurre al minimo lo “shock” della coppia istantanea, e su fondi umidi abbiamo apprezzato l’intervento immediato del controllo di trazione. Per noi un pro a livello di sicurezza e, ancora una volta, un beneficio per l’autonomia vista la sua funzione deterrente, che non ci invoglia ai cosiddetti “spari al semaforo”.

Solo due versioni disponibili a listino, praticamente entrambe completissime: Comfort da €38.790, e Design, da €40.790. Configuratore alla mano, al cliente resta solo la scelta della vernice.