Un segmento ormai sempre più affollato quelle delle medio-grandi cilindrate che vede accogliere di nuovo una delle più apprezzate e lodevoli. La Yamaha Tracer 9 GT torna con un propulsore più potente, un’estetica rinfrescata in funzione della qualità nipponica, accompagnata dalla giusta dose di elettronica.
Il design
La sport tourer di Iwata si rinnova, cambiando non solo nel nome (precedentemente Tracer 900) ma anche in alcune accortezze tecniche. Da subito chiaro l’intento di fornire una duplice configurazione in base all’uso che il rider ne andrà a fare tra le curve: Tracer 9 e Tracer 9 GT. Il frontale riprende l’estetica della famiglia Yamaha, andando ad avvicinarsi tanto, soprattutto nella parte alta del musone, a quelle che sono le linee ed i gruppi ottici delle più piccole tra le naked della casa, MT-125 ed MT-03. Addolcite e raccordate alle linee alte del serbatoio, sono ampie e profonde le curve che ne creano una grande presa d’aria centrale, accanto poi incastonati altri due proiettori, a LED come tutti quanti quelli presenti a bordo, che vanno a chiudere il comparto d’illuminazione anteriore. Lateralmente meno evidenti i cambiamenti, sempre bello notare come il 3 cilindri abbia una posizione predominante caricata all’anteriore, sul quale è poi ancorato il telaio a diamante. Sottili e poco invasivi sono invece i fianchi carenati che chiudono il gruppo di carene anteriori: ottima la protezione del corpo dal vento ed il parabrezza, regolabile manualmente su cinque livelli differenti per un escursione totale di 50 mm, è di serie. Nella vista posteriore, in ultimo ma non per armonia di linee e componenti, trova spazio la possibilità di poter fissare sul codone, filante e non rastremato, le borse laterali rigide da viaggio più il bauletto centrale posteriore. Sacrificato e forse troppo nascosto, troviamo tra gommone posteriore e blocco motore, il terminale di scarico 3 in 1.
Il focus
La Tracer, grazie ad una nuova sella, un maniglione posteriore migliorato ed un serbatoio maggiorato portato ad una capienza complessiva di 18 litri, riesce ad ospitare comodamente due passeggeri. Inoltre nella versione GT viene inserito il set bauli laterali che, insieme alle sospensioni semi attive Kayaba all’anteriore ed il cambio quick shifter up and down, garantisce il giusto comfort di guida anche nei trasferimenti di guida più lunghi ed impegnativi. Doveroso ricordare come questa abbia un costo maggiorato di circa € 2.300,00 rispetto alla Tracer 9. L’impostazione di guida viene semplificata e migliorata: grazie ad un canotto di sterzo di 30 mm più basso, un manubrio regolare e delle pedane regolabili, la scelta della posizione ideale alla guida diventa facile. I blocchetti, posti alle estremità interne di entrambe le manopole, vantano un’organizzazione di facile comprensione ed utilizzo. Intelligente la mossa di aver voluto dividere la comunicazione in due schermi TFT a colori da 3,5″ ciascuno. Il peso attesta il suo valore a 213 kg, ottimo dato per un mezzo di questa tipologia, raggiunto grazie a differenti accorgimenti meccanici tra cui l’utilizzo di cerchi forgiati alleggeriti che, da soli, permettono un risparmio di ben 1 kg. Il motore al contrario, è lo stesso per entrambe le versioni: l’ormai noto CP3, un 3 cilindri in linea trasversale con fasatura albero Crossplane e raffreddamento a liquido capace qui di sviluppare 119 cavalli per 93 Nm di coppia massima a 8500 giri. Seppur aumentato ad 890 cm3, le normative Euro 5 vengono rispettate così come la presenza della giusta dose di elettronica in soccorso al rider: il pacchetto elettronico adesso monta la piattaforma inerziale a sei assi della R1 M.Y. 2015, capace ora di gestire funzionalità quali controllo trazione (TCS), slide control (SCS), controllo impennata (LIF) e freno (BC). Quattro le mappature del riding mode che, insieme ad un ottimo cruise control, sottolinea definitivamente il proprio carattere avventuriero senza limiti di esperienza o asfalto. Non ultimo per importanza il capitolo consumi che, grazie ad un efficienza meccanica del propulsore migliorata del 9%, garantisce con la massima capacità del serbatoio, un’autonomia di circa 350km. La nuova Tracer 9 e 9 GT è già disponibile in tre differenti varianti di colorazione: Red Line, Tech Kamo ed Icon Blue ad un prezzo di partenza di €11.199,00.