Seat Leon 2020: la revoluciòn

Giornata importante a Martorell questo 28 Gennaio: il brand Made in Barcelona ha infatti presentato la quarta generazione di Seat Leon, un’auto importante per la gamma spagnola. Ecco com’è cambiata.

Gli esterni

La Leon rompe decisamente col passato, una vera e propria rivoluzione stilistica. Complice il Desire Red della vettura di lancio, la linea aerodinamica fa bella mostra di sé con nervature laterali pronunciate e un muso decisamente più aggressivo della scorsa generazione. Il risultato? Giochi di luce innovativi e un coefficiente aerodinamico migliorato dell’8%. Il frontale si fa riconoscere con un richiamo all’ultimo family feeling di Seat, con gruppi ottici LED e firma luminosa presa in prestito al grande SUV Tarraco. Ma il cambiamento più “illuminante” lo si trova nel posteriore: una fascia LED unica, coast-to-coast, inedita per la lineup della casa. Oltre alla hatchback, la nuova Leon ha debuttato anche nella sua variante più familiare, Sportstourer, dalle dimensioni più pratiche e generose: 4,64 metri di lunghezza contro i 4,37 della hatchback. Pressoché invariate la larghezza di 1,80 metri e l’altezza di 1,45 metri.

Gli interni

La revoluciòn della Leon continua anche all’interno dell’abitacolo: un’aria moderna che non ha nulla a che vedere con la terza generazione. Superfici nette e sospese si sposano elegantemente con i display dedicati ad infotainment e guidatore: il primo, da 10”, ha a disposizione Apple CarPlay e Android Auto con funzionalità wireless e il riconoscimento dei gesti; il secondo, da 12,3”, è totalmente virtuale e gemello di quello presente sulla cugina VW Golf 8, dietro un volante dal design pulito e il fondo piatto e sportivo. La parentela con la Golf la si vede anche dalla piccola e nuova leva del cambio automatico DSG. Oltre all’intrattenimento, menzione d’onore per i sistemi di sicurezza e assistenza alla guida: il classico cruise control adattivo viene affiancato dalla guida assistita fino a 210 km/h e dall’Exit Warning: un avviso sonoro dirà finalmente addio agli incidenti causati dall’apertura distratta delle portiere mentre auto o ciclisti sopravvengono.

Parliamo di numeri

Ancora nessuna informazione sui prezzi, li avremo a disposizione presumibilmente durante il prossimo Salone di Ginevra. Sono state però comunicate le motorizzazioni di questa Leon, che vedremo in vendita da metà 2020. La piattaforma MQB Evo, ciò che la avvicina ancora una volta alla Golf ma anche alla prossima Audi A3, permette l’elettrificazione della gamma, accanto ai classici motori benzina e diesel. I benzina TSI disponibili sono 1.0 3 cilindri da 90 e 110 CV, 1.5 4 cilindri da 130 e 150 CV e il più potente 2.0 da 190 CV. Tutte 2.0 le motorizzazioni TDI (gasolio): potenze da 115 e 150 CV. Per le anime più green sono disponibili ovviamente le versioni TGI (metano) 1.5 da 130 CV, ma anche le ibride: modeste mild-hybrid con batteria a 48V in combinato con i motori benzina da 110 e 150 CV, e una plug-in hybrid con motore benzina e batteria agli ioni di litio da 13 kWh che donano alla Leon 204 CV e 60 km di autonomia in full electric.