Ormai lo sappiamo, Fiat sta da tempo testando nella neve e nelle condizioni più impervie la prossima generazione della 500, l’intramontabile city car. Sappiamo che sarà totalmente elettrica, rumours parlano anche di stop alla produzione della classica 500 a motore termico, seguendo il trend intrapreso da Smart all’ultimo Salone di Francoforte. Ciò che è certo però, è che fino alla prossima 500, in FCA non si rimane con le mani in mano: abbiamo potuto toccare con mano la nuova Fiat 500 Hybrid.
Gli esterni
Esteticamente non c’è troppo da aggiungere rispetto all’eleganza e alle linee che, rivisitate di poco sin dal 2007, hanno davvero fatto tornare il Cinquino nel cuore degli italiani, ammesso che se ne fosse mai andato. La “nuova” 500 ha riscontrato un immediato successo, grazie alle linee moderne ma con tanti richiami alla storia di un vero e proprio brand della casa. Nella versione Hybrid le differenze esterne sono davvero minime: un badge nella parte posteriore, accanto al fanale LED destro, e nella versione speciale Launch Edition una colorazione Verde Rugiada. Menzione d’onore alla sorella più pratica della 500, la boxy car all’italiana: anche la mitica Panda è ordinabile in versione Hybrid, anch’essa nello speciale Verde Rugiada e con specifici badge identificativi.
Gli interni
Ad un occhio poco vigile anche l’interno della 500 Hybrid potrebbe sembrare identico ad un normale modello: volante generoso e perfettamente circolare, schermo dello Uconnect, superfici verniciate della plancia che richiamano l’esterno. Ma se la si guarda più attentamente ci sono dettagli che la rendono diversa: al di là delle informazioni sul range della batteria nel display dedicato al guidatore, e alla batteria stessa montata “a vista” sotto il suo sedile, è tutto il rivestimento interno dell’auto ad aver subito un cambiamento importante. FCA ha collaborato con il movimento SEAQUAL, che si batte per ridurre l’inquinamento da plastica nei mari, ed è nato così il filato SEAQUAL YARN: un processo a basso consumo di acqua ed energia porta ad unire e tessere plastiche e altre fibre riciclate provenienti per il 10% dal mare e per il 90% dalla terra. Un passo piccolo ma significativo.
Parliamo di numeri
Cosa rende speciale la 500 Hybrid rispetto alle normali versioni? In un periodo caratterizzato dalla sensibilizzazione all’ecologia, è bene essere precisi, perchè nomenclature “ibride” potrebbero essere fuorvianti. Le city car torinesi non sono dotate di motorizzazioni plug-in hybrid – con la batteria ricaricabile dalla presa di corrente casalinga – come su Jeep Compass e Renegade. I piccoli motori 1.0 FireFly, 3 cilindri e 70 CV, sono assistiti da un motore elettrico a 12V montato sulla cinghia dei servizi, un sistema chiamato BSG (Belt integrated Starter Generator) che viene azionato dalla batteria agli ioni di litio a 11 Ah, presente sotto il sedile del guidatore. Frenate e decelerazioni faranno recuperare energia per ricaricare la batteria e permettere alla piccola 500 ripartenze più scattanti al semaforo e sorpassi più decisi. Oltre a questi piccoli vantaggi tecnici ci sono anche gli indubbi pro fiscali: assenza di ecotassa ma, anzi, numerosi ecoincentivi e agevolazioni per quanto riguarda circolazione e parcheggi cittadini. Ma la Fiat 500 Hybrid può essere guidata in modalità full electric? Ancora no, il motore può essere spento a folle sotto i 30 km/h, ma per poterla guidare nella vera accezione di silenzio, dovremo aspettare la prossima Fiat 500 Elettrica.