BMW R 1250 GS HP: test ride dell’Adventure

Questa è una BMW esagerata. Non solo nelle dimensioni che la fanno arrivare a circa 268 kg col pieno, ma anche nei modi e nei toni. Il nuovo motore bicilindrico boxer da 136 cv con il nuovo sistema BMW Shiftcam e la cilindrata cresciuta fino a 1254 cc rispetto alla versione precedente, spingono sempre tanto questa GS, riuscendo a mantenere un ottimo corpo sia ai bassi, ai medi e che agli alti regimi. Spesso anche troppo, tant’è che ho dovuto più volte tenere sotto controllo il contachilometri perché risulta molto facile superare i limiti, anche se i consumi restano contenuti nonostante una mano piuttosto pesante :in media 18/19 km/l. In questo allestimento abbiamo già montato anche il tris di borse BMW in alluminio, per non farci mancare assolutamente nulla. La strumentazione TFT da 6,5 pollici è sempre molto chiara, anche di giorno grazie ai colori scuri del menu, che tra l’altro è molto ricco e vi permette di tenere sotto controllo non solo lo smartphone connesso tramite il Bluetooth, ma anche i dati tecnici della moto, compresa la possibilità di switchare da uno all’altro dei 4 ride mode – Rain, Road, Dynamic Pro ed Enduro – attraverso il pulsante posto sul manubrio, altra chicca di questo allestimento HP, di colore nero e con le estremità rivolte verso il pilota. Manopole riscaldate e fari supplementari a LED sono solo alcuni degli optional presenti sul catalogo BMW e che possono far lievitare il prezzo d’acquisto ben oltre i € 20.000. Tutto però su questa BMW è posizionato in maniera intelligente, compresi i comandi, tutti accessibili in qualsiasi situazione e coadiuvati sicuramente dall’ottima ergonomia di BMW. Come già detto nonostante le sue dimensioni la moto risulta molto raccolta, le gambe entrano bene negli spazi ricavati nel serbatoio da 30 litri e la stazza mantiene un’ottima resistenza al vento grazie anche al parabrezza regolabile in altezza. Il forcellone monobraccio posteriore ci ricorda la trasmissione cardanica tipica di BMW e il nero lucido fa un ottimo contrasto con i cerchi a raggi dorati tipici di questo allestimento HP, come quelli del becco e in questo caso non della sella, dove invece di avere il classico pezzo unico abbiamo un due pezzi optional di BMW in modo da garantire più comfort sia al pilota che al passeggero, configurabile anche in uno dei tre pacchetti di BMW: Comfort, Touring e Sport, con cui equipaggiare la moto aggiungendo ancora altri optional come il cruise control, il tris di valigie, le manopole riscaldate e le sospensioni adattive elettroniche. Tirando un po’ le somme di questa GS, nonostante risulti difficile criticare una regina del genere, queste sono le uniche cose che le possiamo contestare: l’accensione è keyless e purtroppo anche il serbatoio, non sempre molto intuitivo, mentre il peso, argomento onnipresente nelle discussioni sulle GS, è davvero ingestibile nelle manovre da fermo e raramente perdona errori. Quindi occhio e piedi sempre ben saldi a terra. Attenzione se montate il tris soprattutto in strada, siete sempre su una moto larga quanto una piccola citycar, e ci dovrete fare presto l’abitudine. Il costo è sempre molto alto, ma d’altronde BMW ci ha abituati a questo handicap da sempre, più che compensato dalle soluzioni e dalle innovazione ingegneristche adottate e dalla comodità di guida, perché di una cosa potete essere certi, che di questa GS, che sia per andare a lavoro o sia per partire per l’Egitto, non c’è mai da stancarsi.