Mazda2 Hybrid: prova su strada della full hybrid

Frutto della collaborazione con Toyota, Mazda2 Hybrid diventa la prima full hybrid della casa. Compatta, accattivante e con consumi da record. Ecco cosa ne pensiamo dopo la nostra prova.

Gli esterni

Esteticamente conosciamo già e conosciamo bene l’apprezzabile design di questa Mazda2: un muso aggressivo che punta tutto sull’anteriore, con uno sguardo full LED accigliato e la calandra esposta e con colorazione a contrasto, che cela sotto il logo Mazda i radar degli ADAS. Un’impostazione delle quattro ruote ben piantate a terra, grazie all’effetto ottico di passaruota pronunciati e modanature muscolose. Dalla ruota posteriore parte infatti una nervatura che si ricongiunge alla coda della Mazda2, dove una fascia nera unisce la fanaleria LED. Un look compatto quindi, che non tradisce le dimensioni: 3,94 m di lunghezza, 1,75 m di altezza ed 1,50 m di larghezza. Bene anche il baule, con una capacità di 286 litri che aumentano abbattendo il divanetto posteriore in configurazione 40:60: peccato che così facendo si venga a creare uno scalino importante.

Gli interni

La vita a bordo della Mazda2 Hybrid è caratterizzata da tanta funzionalità e praticità: i giapponesi hanno pochi rivali in questo. Il volante ad esempio ha una dimensione generosa ma giusta. Forse i pulsanti per radio, telefono e ADAS sono un po’ tanti, ma dopo i primi giorni di test ci siamo subito abituati, complice il fatto che siano stati studiati in funzione di una buona ergonomia in quanto a feedback e posizionamento. Rimanendo sul tema, abbiamo trovato comodissimo il controllo di finestrini e blocco porte in alto, molto vicino al volante: ultimamente nelle nostre prove aprivamo per sbaglio i finestrini posteriori su troppe, troppe auto. Il pannello porta è caratterizzato poi dalla presenza di un bracciolo rivestito in materiali sintetici con effetto felpato. La funzionalità di questa Mazda2 poi la si ritrova anche nella buona visibilità in marcia e parcheggio, nella posizione facile da trovare degli agganci isofix e negli svuota-tasche in gomma presenti su tutta la parte intermedia della plancia. Ma parliamo di comfort e posizione di guida: in due si viaggia decisamente comodi, grazie anche alla morbidezza e avvolgenza dei sedili in tessuto ed ecopelle, belli anche esteticamente con trame romboidali e cuciture bianche. Dietro mancano prese di ricarica e bocchette del clima, e si sta un po’ stretti: com’è ovvio che sia su una segmento B come questa, posizionando i sedili su un’altezza di circa 1,85 m, dietro non si riesce sicuramente a viaggiare. E anche l’accesso al divanetto non è facilissimo vista la linea del tetto e gli sportelli posteriori che si aprono ad un angolo ben più acuto di 90°. La posizione di guida invece è intermedia e l’abbiamo apprezzata molto: non è una MX-5, non è un minivan, ci ha ricordato qualche cittadina italiana nella sua media altezza. Infine capitolo rivestimenti e assemblaggi: plastiche rigide nella parte bassa dell’abitacolo, che lasciano il posto, in alto, a del soft touch. Il tutto montato sempre senza alcuna incertezza e mancanza di accuratezza. Non sembra quasi un’auto da città.

La sua tecnologia

Sicuramente molto completa la dotazione tecnologica di bordo per comfort e sicurezza. Un infotainment basico ma contenuto in un tablet dalle giuste dimensioni: 7 o 8” con l’integrazione di Apple Carplay ed Android Auto. La strumentazione è totalmente digitale e divisa in tre: due quadranti circolari molto ben leggibili per le informazioni relative a velocità e marcia, un rettangolo centrale con i dati di consumi, ADAS ed intrattenimento. Sotto i comodissimi comandi fisici del clima automatico bizona c’è l’unica presa USB di questa Mazda2, e ancora più giù una piattaforma di ricarica wireless intelligente e disattivabile, dotata di un motorino nascosto che rileva l’esatta presenza della batteria dello smartphone, permettendo una ricarica ottimizzata e rapida per telefoni di qualsiasi dimensione e forma. Bene i sensori a 360°, un po’ meno la retrocamera in quanto a risoluzione: ma glielo perdoniamo, questa Mazda2 è così compatta che si lascia parcheggiare quasi ad occhi chiusi. Un consiglio è di disattivare la frenata automatica in fase di parcheggio: troppo invadente e brusca. A proposito di questo sistema, è accompagnato da numerosissimi ADAS: cruise adattivo, mantenimento del centro di corsia, frenata automatica, rilevamento dei cartelli stradali, sensore dell’angolo cieco e tutta una miriade di altri assistenti che trovate nel dettaglio nel nostro video approfondimento, online su Youtube.

Parliamo di numeri

Solo un motore presente in gamma, il nuovo 1.5 benzina 3 cilindri da 92 CV: viene accompagnato da due motori elettrici da 59 kW combinati, che rendono questa Mazda2 una full hybrid da 116 CV. Il sistema è alimentato da una batteria da 0,75 kWh montata sotto il divanetto posteriore, che alza di soli 20 kg circa il peso totale sulla bilancia. Le sue emissioni di cO2/km parlano di 90 grammi, perciò può entrare in tutte quelle aree come la C di Milano con limitazioni per classi ambientali ed emissioni. Ma è in fatto di consumi che questo sistema ibrido è realmente fenomenale: non stando particolarmente attenti abbiamo mantenuto una media di 25 km/l, con un dato di 23 km/l in autostrada a 130 km/h e dei picchi di quasi 30 km/l in città. Intelligentissimo poi il modo in cui viene gestita la scelta tra ibrido e modalità EV 100% elettrica: c’è un pulsante per attivarla manualmente, ma è bene lasciar fare tutto alla Mazda2. Il bello del full hybrid è proprio questo: non serve ricaricare la batteria, non serve selezionare alcunché, basta solo guidare, all’efficientissimo resto ci pensa la macchina.

Sulla dinamica di guida non abbiamo molto da dirvi, se non che questa Mazda2 ha un comportamento equilibrato: l’assetto è rigido ma non eccessivamente sportivo, solo i binari del tram e le buche più decise si sentono a livello acustico. La sua dinamica è data ovviamente dalla base su cui è costruita, la piattaforma TNGA che ha permesso la creazione di auto B e B-SUV, ma che ha anche dato i natali ad una delle hot hatch che più amiamo, la Yaris GR. La combinazione di motore e cambio e-CVT dona un’erogazione tranquilla ma costante e sempre pronta. Ci sono tre modalità di guida, la classica è accompagnata infatti da Eco e Power, un po’ una sport declinata in chiave Mazda. Noi sinceramente non abbiamo trovato grosse differenze a livello di risposta da parte del propulsore e dello sterzo. Il vero cambiamento è tra le modalità D e B del cambio: con la seconda si ha una forte frenata rigenerativa, tramite il freno motore si ricaricano le batterie. Questa è più consigliata in situazioni come discese costanti da monti e colline, in città la D va più che bene. A tal proposito è regolare e costante anche il comportamento dei freni. Da annotare la presenza della prima fase rigenerativa nella pressione del pedale di sinistra, bisogna abituarcisi se si è totalmente estranei al mondo ibrido. Sappiamo a cosa state pensando: una full hybrid con il CVT come tutte le Toyota. Tradotto: effetto scooter. E invece dobbiamo smentirvi e smentire anche quelli che erano i nostri dubbi iniziali. Il trascinamento su questa nuova generazione di ibrido è decisamente ridotto, il motore gira piuttosto in basso tranne che in autostrada. Concludiamo con il capitolo sterzo: il comando è morbido e leggero, ma non per questo pecca in precisione. È tutto sommato giusto per il segmento che ricopre questa Mazda2: abbiamo guidato per ore nel traffico milanese per poi scendere dall’auto piuttosto riposati, dopo tante inversioni in fazzoletti di terra grazie al raggio di sterzata invidiabile, e soprattutto dopo aver parcheggiato, una missione tutt’altro che impossibile viste le sue dimensioni compatte.

Ultimo doveroso capitolo i prezzi, uno dei fattori – oltre all’affetto verso un brand, e/o la fiducia verso la rete di vendita e post-vendita – nella scelta tra la Mazda2 Hybrid e la Toyota Yaris. Nel momento in cui scriviamo, il prezzo di partenza di Mazda2 Hybrid è di €23.620, quello della Yaris si attesta sui €20.150. A parità di allestimento e configurazione, l’esemplare da noi provato arriva a €29.970, con un delta piuttosto trascurabile rispetto alla Yaris, il cui prezzo sale a €29.400.