Ha debuttato al Salone di Parigi nel 2018, e prova a dare del filo da torcere alle tedesche con comfort e tante soluzioni sofisticate, in un mercato fondamentale come quello dei crossover. Abbiamo provato per voi la gamma diesel di DS3 Crossback.
Gli esterni
Quella che è ormai la più piccola auto presente nella gamma di DS Automobiles ha voluto fin da subito mettere “i puntini sulle i”, rendendo chiara la sua posizione sul mercato: un crossover che prende le distanze dalla concorrenza, con un’eleganza e delle linee che lasciano il segno. Solo i francesi hanno il coraggio di osare così in un momento conformista come questo, a cavallo tra gli anni ’10 e ’20. L’auto ha le dimensioni giuste per essere considerata una compatta che sa ambientarsi bene nell’habitat cittadino, con 4.12 m di lunghezza, 1.80 m di larghezza e 1.53 m di altezza. Esteticamente si trovano tutte le caratteristiche che da subito hanno reso la sorella maggiore, DS7 Crossback, un (quasi) inaspettato successo. Lo sguardo accattivante della fanaleria anteriore Full LED con tecnologia Matrix e la prominente griglia esagonale. Una linea laterale che ha molto poco di già visto, complice la soluzione della pinna all’altezza delle portiere posteriori, le maniglie a scomparsa che migliorano l’aerodinamica e la linea del tetto che scende con un impercettibile sbalzo sul portabagagli. Infine il posteriore con soluzioni estetiche interessanti come i fari LED uniti da una fascia cromata che rendono la piccola francese più larga ad un primo sguardo.
Gli interni
Il passo di 2.56 m della DS3 Crossback garantisce buona abitabilità all’interno, con un abitacolo omologato per 5 persone nel quale 4 adulti viaggiano in comodità. I sedili sono avvolgenti nella zona di fianchetti e seduta, a tutto beneficio del sostegno nelle curve più impegnative. Il volante dalle giuste dimensioni presenta dei pulsanti comodi da utilizzare e uno schermo da 7” interamente digitale dedicato al guidatore: dimensione e forma giuste per non distrarre alla guida, pur avendo sempre sotto controllo svariate informazioni, compreso il navigatore. Al centro della plancia campeggia uno schermo dell’infotainment da 10,3” leggermente inclinato verso la zona guida, dotato di buona sensibilità del touch, radio DAB e connettività Android Auto, Apple CarPlay e Mirrorlink. Peccato per la mancanza del feedback aptico sulla pulsantiera touch sotto il display: il mero sfioramento costringe a spostare lo sguardo dalla strada per controllare il sistema di infotelematica. Nella nostra prova abbiamo messo a confronto due allestimenti, entrambi con sistema di navigazione come optional: l’elegante So Chic e l’accattivante Performance Line. Il primo ha donato alla DS3 Crossback delle superfici in pelle Grigio Roccia molto eleganti; il secondo un’immancabile Alcantara su plancia e pannelli porta. Tra i tanti pregi della vettura, dotata di un’ottima dose di tecnologia anche dal punto di vista della sicurezza, va menzionata la troppa sofisticatezza generale che rende molte funzioni quotidiane poco pratiche. Prima fra tutte l’originale pinna laterale che rende la zona posteriore leggermente claustrofobica, con la discesa dei finestrini che si blocca a metà strada. La posizione dei pulsanti sulla plancia è frutto di una ricerca all’insegna dell’eleganza, questo è evidente, ma tutto ciò va a scapito della comodità: lo Start Button al centro, sotto lo schermo, e l’apertura dei finestrini sul tunnel centrale sono poco naturali, serve un po’ di tempo per abituarcisi. Infine le dimensioni del bagagliaio ridotte rispetto alla concorrenza, con una capacità di carico di soli 291 litri e una soglia alta e non troppo comoda.
Parliamo di numeri
Come anticipato abbiamo messo alla prova la DS3 Crossback nei suoi allestimenti Performance Line e So Chic, con la possibilità di confrontare le due motorizzazioni diesel della gamma: rispettivamente 1.5 BlueHDi da 100 e 130 CV, entrambi motori 4 cilindri, Euro 6D-Temp. Prima di confrontarne le caratteristiche dinamiche, vanno accennati i punti comuni di tutte le versioni. L’auto gode di ottima visibilità in marcia, grazie alle ampie superfici vetrate e ai montanti dalle dimensioni non esagerate. Gli unici nei riguardano il muso alto in fase di parcheggio e il lunotto troppo stretto: meglio attrezzarsi con una retrocamera. L’auto risulta stabile e si scompone difficilmente, le sospensioni sono ben tarate e insieme all’eccellente insonorizzazione hanno reso piacevole la guida all’ora di punta sulle dissestate strade baresi del nostro test. Lo sterzo è solido e preciso, mai leggero pur mantenendo la sua praticità nell’utilizzo cittadino. Buoni anche i freni: durante la prova non abbiamo mai avuto la sensazione di guidare un’auto insicura, al contrario l’impianto frenante si è sempre dimostrato deciso e con un ottimo mordente. Tutto ciò fa della Crossback un modello di categoria veramente premium, riesce ad essere una degna rivale di ben più blasonate auto tedesche. La piattaforma modulare CMP è condivisa con altre compatte del gruppo PSA, prime fra tutte la Peugeot 208 e la Opel Corsa. Ciò ha permesso l’implementazione della gamma con la versione elettrica E-Tense. Protagoniste del nostro test drive doppio però sono state le varianti a gasolio. La 100 CV della prova è abbinata ad un cambio manuale 6 marce, comodo da utilizzare con un’unica pecca nell’innesto poco naturale della quinta. Sebbene capace di sprigionare ben 250 Nm di coppia, il propulsore sembra poco deciso, e complice il peso di oltre 1200 kg la ripresa lascia a desiderare. Meglio puntare sulla 130 CV con 300 Nm e dotata del cambio automatico 8 rapporti. L’EAT8 mostra sin da subito la sua intelligenza nella gestione delle marce, accompagnato dal selettore delle modalità di guida sul tunnel centrale. In ECO la DS3 Crossback è parsimoniosa con una gestione efficiente delle cambiate e una guida generalmente calma e confortevole. In NORMAL è brillante e reagisce in maniera perspicace a seconda delle situazioni di guida. In SPORT infine cambia a giri alti, con uno stile di guida aggressivo accompagnato dai paddle in plastica dietro il volante che danno una sensazione quasi corsaiola. In attesa di provare la versione E-Tense da 136 CV, capace di percorrere 320 KM secondo il ciclo WLTP, un rapido sguardo al listino: si parte da € 26.200 per l’entry level benzina, 3 cilindri, 1.2 da 100, 130 e 155 CV; si sale invece a € 39.600 per portarsi a casa in totale silenzio l’innovativa E-Tense. Si posizionano a metà strada i prezzi delle BlueHDi a gasolio protagoniste del test: la 100 CV in allestimento Performance Line parte da € 28.900 e la 130 CV So Chic da € 31.200.