Da quando è nata DR, sin dai primi articoli su carta stampata e online, abbiamo avuto la curiosità di provare qualche modello per capire i segreti dietro la convenienza del brand. Oggi, grazie a Mycar Auto, abbiamo la fortuna di testare la nuova DR 5.0.
Gli esterni
La 5.0, presentata nel 2020, è l’ultima nata della casa fondata nel 2006 a Macchia d’Isernia, in Molise, dall’imprenditore Massimo Di Risio: dalle iniziali del suo cognome prende nome, appunto, DR Automobiles. Esteticamente appare muscolosa, grazie al muso alto, il paraurti con prese d’aria a contrasto, i fari alogeni che puntano verso la prominente griglia con il logo DR, e le nervature sul cofano. Le protezioni in plastica e le barre sul tetto donano alla linea laterale un’aria da offroader, nonostante la meccanica cittadina ed i cerchi in lega da 18”. Il posteriore vanta un design moderno, con gruppi ottici dal design 3D collegati da una fascia scura a contrasto. Tutto ciò fa apparire la DR 5.0 più imponente di quanto non sia, con dimensioni di 4,31 m di lunghezza, una larghezza di 1,83 m ed un’altezza di 1,67 m. Il baule da 340 litri può arrivare a 1100 litri con i sedili abbattuti, frazionabili in configurazione 60:40: la sfruttabilità orizzontale del piano di carico è davvero notevole, e vengono messi a disposizione due ganci ed una luce di cortesia.
Gli interni
Dal punto di vista dell’utilizzo urbano, la DR 5.0 ha un grande vantaggio: è alta da terra e possiede buone superfici vetrate che, insieme alle dimensioni compatte, ne rendono intuitiva la vita in città. Ci ha colpiti il fatto di sapere sempre dove si trovano i quattro angoli della vettura. Come ogni SUV ha ovviamente un lunotto sacrificato, ma ci vengono in soccorso la retrocamera dall’ottima definizione e le griglie dinamiche, i sensori di parcheggio e i generosi specchietti ripiegabili elettricamente che, badate bene, non pregiudicano il silenzio a bordo anche in tangenziale. Nella giungla urbana ho notato un ottimo angolo di sterzo, coadiuvato da un volante con dimensioni da SUV e pulsanti dedicati a media e trip. L’abitacolo ha rivestimenti in ecopelle principalmente sui sedili neri, molto avvolgenti ed impreziositi dalle cuciture bianche a contrasto. La parte alta di plancia e pannelli porta è in plastiche morbide, sempre apprezzate, che diventano più rigide in basso.
La tecnologia
Un SUV cittadino sotto i €20.000 non può avere chissà che tecnologia. Ma chi l’ha detto? L’infotelematica presente a bordo è notevole: di serie sulla 5.0 un display da 7” per il guidatore con tutte le informazioni controllabili dal volante, con pulsanti dedicati a telefono, radio, limitatore e cruise control. Questi ultimi, insieme ad ABS, airbag per guidatore e passeggero, controllo di trazione e stabilità, assistenza in discesa e partenze in salita, rappresentano il pacchetto di sicurezza della vettura. Sempre standard è lo schermo touch da 9” dedicato all’infotainment, un sistema operativo piuttosto intuitivo che, va detto, non si perde per nulla in chiacchiere ed offre la concretezza delle funzioni base come radio, bluetooth, Apple CarPlay e mirroring per i dispositivi Android. Sotto i controlli del clima manuale ci sono inoltre due prese USB e una 12 V. Oltre ad infotainment, cerchi in lega da 18”, keyless e retrocamera, la 5.0 ha di serie anche il tetto apribile, controllabile dalla plafoniera in alto che, purtroppo, contiene l’unica luce dell’abitacolo. Un piccolo neo, visto che non tutti i pulsanti sono retroilluminati.
Parliamo di numeri
Nei prossimi mesi è in arrivo la 5.0 Turbo, con 154 CV ed un cambio automatico a doppia frizione. Per ora sotto il cofano di ogni versione batte un solo motore, un Euro 6D by ACTECO, 1.5 benzina da 115 CV: il propulsore è apparso sempre pronto, nonostante sulla carta possa apparire sottodimensionato. Certo, non ha la coppia di un diesel, ma i 130 NM ci hanno saputo far affrontare in tranquillità ogni condizione quotidiana. Tutto ciò abbinato alla trazione anteriore, tradendo il look da offroad, e ad un cambio manuale a 5 marce con innesti sempre precisi e una leva del cambio piuttosto ergonomica. L’unico a mostrare qualche incertezza è l’innesto della retro. DR dichiara consumi di 9,8 l/100 km, identici a quelli registrati nella nostra prova. La 5.0 che abbiamo guidato è a GPL, una soluzione molto consigliata viste le sempre più comuni restrizioni alla circolazione, con una bombola da 55 litri che sostituisce la ruota di scorta, abbinata ai 51 litri del serbatoio di benzina. La casa dichiara emissioni di 131 g/km di cO2 per la Bifuel e 158 per la benzina. La velocità massima dell’auto è di 175 km/h, che arrivano a zero, o comunque a velocità molto più ridotte, in tutta sicurezza grazie all’impianto frenante a disco molto deciso e apprezzato nel test, ventilato all’anteriore. Lo stesso non si può dire dell’assetto, punto debole di tutti i SUV del mercato, con un po’ di rollio dato dal baricentro alto. L’auto si fa però perdonare dal buon assorbimento di dossi e buche grazie alle sospensioni MacPherson all’anteriore e semi indipendenti con barra di torsione al posteriore. il vero punto di forza della DR 5.0 è la scelta della casa di offrire un solo allestimento, un’unica versione: un mare di optional ed un look con tanta personalità. Resta solo da scegliere uno dei 5 colori sul sito di DR. Il tutto ad un prezzo veramente ridotto: €18.900 per la versione a benzina, €19.900 per la Bifuel a GPL