Dalla Ford Focus alla Ferrari Purosangue: le 10 auto più attese del 2022

Il 2021 concluso da pochi giorni ha portato con sé diverse novità dal punto di vista della mobilità e dei prodotti a quattro ruote. Il 2022 non sarà certamente da meno, con debutti e presentazioni attesissime o inaspettate nel corso del nuovo anno. Ecco quindi che la “Befana” di We Drive vi porta a scoprire le dieci novità più attese dell’auto “classica”.

Ford Focus

Il facelift di metà carriera della Ford Focus arriverà in primavera, presumibilmente a Marzo, risultando in un deciso refresh del modello dell’Ovale Blu che però non è stato stravolto: mantiene infatti non solo dimensioni e proporzioni della 4° serie di Focus, ma anche tutta la personalità e, a seconda degli allestimenti, l’eleganza o l’aggressività. Sotto la carrozzeria diverse le novità, come l’implementazione dell’enorme display dell’infotainment da 13” dotato del sistema operativo Sync4 di Ford. I motori saranno mild hybrid, benzina o gasolio con cilindrate da 1.0 a 1.5. Attesissima anche la ST con un 2.3 da 280 CV.

Kia Sportage

Debutto anche per lei ad inizio primavera, abbiamo potuto vedere in anteprima tutte le novità della Kia Sportage di 5° generazione all’ultimo Salone di Monaco. Un SUV sensibilmente cresciuto in dimensioni rispetto alla serie uscente, che però porta con sé un family feeling totalmente nuovo e decisamente personale per la casa. Molto tech l’abitacolo, con finiture di qualità e caratteristiche simili a quanto visto sull’ultima Sorento. Ampia la scelta dei motori: plug-in hybrid da 265 CV, full hybrid da 230 CV, mild hybrid da 150 o 180 CV e diesel da 136 CV.

Alfa Romeo Tonale

Presentata ormai nel lontanissimo 2019 al Salone di Ginevra, saremo quasi sicuramente capaci di toccare con mano la forma finale ed ufficiale di Alfa Romeo Tonale a Giugno 2022. Si spera che l’attesa porti i suoi frutti, per un progetto sicuramente ambizioso che porta a far salire ancora di più il nome del Biscione. Un SUV compatto dalle forme muscolose ma eleganti, con classici dettagli Alfa Romeo come scudetto anteriore e maniglie posteriori integrate nel montante C, ma anche stilemi che ricordano le Alfa del passato come la SZ. È quasi sicura, sarebbe strana una scelta diversa, l’integrazione dell’ibrido come le cugine Jeep ma anche le francesi, vista la recente nascita di Stellantis.

Fiat Ulysse

Per i più giovani il nome Ulysse non vorrà dir molto, se non un typo dell’eroe mitologico di Itaca. Per le generazioni nate a cavallo degli anni ’90 invece vuol dire: monovolume all’italiana. In un mercato ricco, anzi saturo di crossover, Fiat cerca di recuperare il successo dell’Ulysse, uscito di scena nel 2010, sfruttando l’alleanza di Stellantis ed utilizzando quindi piattaforma – e non solo – di PSA, la EMP2: esteticamente somiglierà quindi molto alle Citroen Spacetourer e Peugeot Traveler, e manterrà con essi anche una grande condivisione di propulsori. La scelta sarà per diesel, benzina ma vista la E della piattaforma, anche full electric. Le versioni includeranno configurazioni da 5 a 9 posti, oltre che la variante commerciale dell’Ulysse che segnerà anche il ritorno del nome Scudo. Il lancio avverrà in primavera.

Maserati Grecale

Non agognato quanto il Tonale, il SUV compatto del Tridente, Maserati Grecale, è stato visto spessissimo nell’ultimo anno in fase di test sotto pesanti camuffature azzurre. Che sia frutto di una specifica campagna di Maserati oppure di spontanei spy-shots della stampa, si può già intuire qualche forma interessante ed inedita per la casa modenese. Questo SUV sarà strettamente imparentato con la cugina Alfa Romeo Stelvio, sfruttandone l’ottima piattaforma Giorgio sebbene con dimensioni leggermente maggiori. La primavera parlerà sul futuro di Maserati Grecale, ciò che possiamo già dirvi è che monterà un 2.0 4 cilindri turbo con tecnologia mild hybrid preso “in prestito” dalla Ghibli Hybrid: 300 CV quindi, con 450 NM già a 2500 giri/min, differenziale, un cambio automatico ZF ad 8 rapporti e prestazioni niente male per un SUV, con una velocità di punta di 240 km/h ed un’accelerazione da 0 a 100 km/h compiuta in 5,6 secondi.

Bmw Serie 7

Entriamo piano piano nel segmento lusso del mercato, con un lancio molto atteso dagli amanti delle ammiraglie che avverrà sempre in primavera: la BMW Serie 7. È stata avvistata moltissimo nell’inferno verde del Nurburgring in fase di test, con una pesante livrea camouflage che però non è riuscita a celare le dimensioni e proporzioni da limousine, così come il suo tipico comportamento dinamico tutto votato al comfort. Le linee sembrerebbero preannunciare un’inconfondibile sentore di Serie 7, chissà se avrà la grande “cancellata” anteriore, dalle foto spia non si capisce. Ciò che è quasi sicuro, purtroppo, è che dirà addio ai V12 che tanto sono stati amati su versioni come la 760: verranno sostituiti da qualcosa di elettrificato a 6 cilindri.

Bmw M2

Restiamo in Baviera ma slittiamo alla fine dell’estate 2022, con il debutto della BMW M2, generazione G87. Pochi ma semplici dati, per una coupè muscolosissima da compatta che sembra riprodurre un lottatore di MMA su ruote: sotto il cofano anteriore verrà montato un 3.0 6 cilindri capace di sviluppare 450 CV, brividi su un’auto così piccola. Ma non ci si ferma qui: alla stregua del resto della gamma M Sport, verrà raggiunta alle versioni Competition, CS e CSL, nomi storici per la divisione che fanno ben sperare, chissà, nell’utilizzo del motore della M4 da ben 490 CV.

Maserati Granturismo

Siamo entrati quindi fino alle ginocchia nella zona delle supersportive che debutterano in questo 2022. Siamo onesti, una boccata d’aria fresca in un mercato sovraccarico di SUV. In estate inoltrata dovrebbe essere lanciata la nuova Maserati Granturismo: linee filanti, un muso lunghissimo ed il tipico lusso di Maserati. Sotto il lungo cofano verrà montato non più il V8, pace all’anima sua, ma il 6 cilindri Nettuno che ha debuttato sulla MC20: 3.0 biturbo da 630 CV e 730 NM, dovrebbero bastare no? Se però non dovesse, e voi foste audaci abbastanza da pensare ad una Maserati silenziosa e pulita, preparatevi: il sound Maserati non si batte, ovvio, ma la Granturismo Folgore completamente elettrica dovrebbe superare i 600 CV. Sembra eresia, lo sappiamo, ma siamo eccitati dall’idea della coppia istantanea su una supercar Maserati, e siamo anche onestamente innamorati del suo nome, Folgore.

Porsche 911 ibrida

Testata anche lei molto al Nurburgring – e cari tester, lo sappiamo che vi nascondete anche in Puglia, a Nardò – la Porsche 911 generazione 992 si appresta a diventare ibrida. Le linee non cambiano se la si paragona alla 992 classica, rimane un’icona. Nei test la base sembra essere la Turbo, con le tipiche “bocche” laterali e lo spoiler posteriore attivo. Chissà quindi se non debutterà contestualmente al lancio della 992.2, visto il lancio dell’attuale generazione avvenuto ormai nel 2018. Ciò di cui possiamo star certi è che se già la moderna 911 ha una base di partenza eccezionale, con l’elettrificazione di un’eventuale “e-Hybrid” potrebbe tranquillamente candidarsi ad essere la 911 più potente di sempre.

Ferrari Purosangue

Lo sappiamo, con questo pezzo forte a fine articolo contraddiciamo quanto detto – e criticato – sul saturo mercato dei SUV qualche rigo più su. Ma la Ferrari Purosangue, il cui lancio è previsto a fine estate 2022, è tra le sportive italiane più attese dell’anno. Il segmento è quello dei SUV, è palese dai test su base Levante degli ultimi mesi, e se questo vi fa storcere il naso, sul nome non le si può dir nulla: Purosangue è stupendo. Come lo saranno sicuramente anche interni e scheda tecnica. Motore anteriore centrale, nei test e video spia in giro per Youtube la si è sentita canticchiare in versione V6, quasi sicuro ibrido come su 296 GTB, sia urlare in V12: gioite tutti, quindi, la fine del 12 cilindri di Maranello non è ancora giunta! In conclusione, sappiamo tutti che l’acronimo SUV affiancato al nome Ferrari è pura bestemmia, ma basta guardare alla storia di case come Porsche e Lamborghini per rendersi conto che una super sportiva a ruote alte non può uccidere un nome storico, ma solo rafforzarlo e rinvigorendone le tasche per concepire ulteriori e nuove super sportive… Vere, a tutti gli effetti.