Dacia Jogger: la nuova 7 posti del brand low-cost

Una vettura costruita sulla piattaforma CMFB che promette ottime capacità di carico ed abitabilità, insieme, in un’estetica accattivante. Prezzo di partenza da €14.650,00.

Gli esterni

Esteticamente appare aggressiva, ben piantata a terra, offre diversi scudi e fascioni paracolpi in plastica scura per proteggere i punti esposti ad urti o graffi sulla carrozzeria. Le forme e le dimensioni sono un giusto connubio tra quelle di una station wagon ed un SUV. Look frontale quasi in comune con quello di Sandero Stepway, la mascherina con elementi tridimensionali presenta al centro il logo Dacia cromato ben evidente, ed una calandra lunga e stretta per tutto il frontale sui cui estremi abbiamo i gruppi ottici LED con firma luminosa a forma di “Y” ed i paracolpi in colorazione a contrasto sotto la griglia bassa. Il passo arriva a 2,90 m per una lunghezza totale di 4,55 m. L’ altezza si attesta a 1,63 m, bella la presenza dei mancorrenti laterali ed una larghezza di 1,78 m. Questa viene sicuramente mitigata nel posteriore, grazie ad uno sviluppo verticale dei fanali ed un’organizzazione simile a quella di Dacia Lodgy, da cui ne eredita il posizionamento in listino del gruppo.

Gli interni

Il bagagliaio è ovviamente un punto di forza dell’auto: ha due configurazioni in base alla presenza di 5 o 7 posti, quest’ultimi optional, variando da 160 litri fino ad arrivare ad oltre 1800 rimuovendo la terza fila ed abbattendo la seconda. La soglia di carico è abbastanza bassa oltre che facilmente sfruttabile grazie ad una bocca bagagliaio ampia, con illuminazione ed una presa a 12V. L’abitabilità posteriore è molto buona anche per 3 adulti, peccato non ci siano nemmeno a pagamento le bocchette per l’aria condizionata. Di vanto la presenza dei vetri della terza fila apribili a compasso, dettaglio per niente comune anche su modelli ben più costosi, oltre alla capacità di spazio per i due occupanti dell’ultima fila veramente ampia, ottima per lunghi trasferimenti autostradali. Anteriormente la plancia e la fattura dei materiali utilizzata per rivestimenti e componenti di incastro e coperture è solida ma di plastiche dure al tocco, con un piacevole inserto in tessuto morbido che ne spezza l’austerità delle linee lungo tutta la plancia orizzontale. Al centro troviamo a sbalzo il nuovo schermo touch da 8 pollici con un pratico supporto per smartphone fissato sul lato sinistro. Bella e tecnologica la strumentazione touch a tre rotori del climatizzatore manuale monozona. Completano la gamma servizi alcune prese USB e 12V tra la leva del cambio, alta e ben sagomata, ed il cassetto basso portaoggetti.

Parliamo di numeri

Le motorizzazioni sono diverse così come gli allestimenti. Essential, Comfort ed Extreme sono le tre configurazioni presenti sul sito Dacia di cui la prima solo per la versione per 5 occupanti (quella a 7 posti è optional per le altre due al costo di €750,00). Il prezzo d’attacco fa quindi riferimento alla Essential a 5 posti con motore TCe ECO-G, un turbo a duplice alimentazione benzina/gpl con una coppia di 170 Nm e circa 100 cavalli. In alternativa, per chi cercasse maggior prestazioni e coppia, è disponibile in listino anche il TCe 110, un benzina 3 cilindri con 10 cavalli in più che porta la coppia a 200 Nm. La trasmissione al momento disponibile su tutte le versioni risulta solo manuale a 6 rapporti che riesce ad essere un giusto compromesso tra città ed extraurbano grazie a rapporti non troppo contrastati ed una sesta marcia di riposo. I consumi così si attestano a 7,8 l/100 km in GPL per la Eco-G e 5,7 l/100 km per la TCe 110. L’altezza di 20 cm dal suolo, insieme alla trazione solo anteriore, le permette di poter affrontare esclusivamente strade bianche e leggeri fuoristrada di campagna. In configurazione abbiamo trovato nella “Comfort” la versione più equilibrata in quanto rinuncia ai cerchi in acciaio, al Media Control con display guidatore da 3,5 pollici, gli specchietti esterni manuali della versione “Essential” ed i cerchi Flexwheel, offrendo specchi esterni elettrici, barre del tetto modulari e non più fisse, oltre ai vetri elettrici posteriori, bracciolo conducente, cruise control, sensori di parcheggio posteriore ma soprattutto immancabili il climatizzatore manuale (non presente in allestimento base, mancanza non da poco) oltre al Media Display del gruppo con schermo da 8 pollici touchscreen. La più costosa “Extreme”, infine, aggiunge per i più esigenti i cerchi in lega bruniti da 16 pollici, tavolini ripiegabili per la seconda fila di sedili ed il climatizzatore che diventa automatico. Concludiamo parlando di colorazioni che saranno 6: per i metallizzati avremo Iron Blue, Terracotta Brown, Conte Grey, Moonstone Grey, e Pearl black insieme al Glacier White, unico opaco.