In questa sua ultima generazione, la nuova naked della casa inglese, affina la componentistica implementando tecnologia di bordo e dotazione tecnica, rivolgendo la sua attenzione a chi cerca la massima prestazione soprattutto in pista.
Il design
Nel panorama motociclistico offerto dalle case produttrici è sempre più ampio il ventaglio di scelta della propria nuova moto, che non può più essere lasciata al caso, ed è in questo caso specifico che andremo a provare uno dei modelli punto di incontro tra due mondi, quello delle bicilindriche contrapposto a quello delle quattro cilindri. La Triumph Street Triple RS, oltre ad essere un oggetto di culto e di riferimento come ideale connubio tra le doti dei due mondi, è una naked tre cilindri purosangue, che in questo allestimento RS combinato alla colorazione Cosmic Yellow, sfida tutti i rider a domarne la sua esplosiva potenza.
Ad oggi, rispetto alle prime versioni, la nuova Street Triple è cambiata parecchio non stravolgendone l’essenza, rimasta fortemente presente in un involucro da 188 kg di peso in ordine di marcia, dato veramente ottimo in considerazione alla potenza sviluppata dal suo propulsore. A bordo, una volta saliti in sella, si rimane piacevolmente colpito dallo spazio presente, capace di ospitare anche un passeggero (rimuovendo l’unghia monoposto dal codone di serie sulla versione) seppur per brevi spostamenti.
La sua estetica è sicuramente una tra le più riconoscibili sul mercato, dove sfoggia un doppio gruppo ottico con proiettori di luce full LED esteticamente simili a quello che sarebbe ‘lo sguardo di una vespa’. All’interno dei proiettori son integrate due lunghe fasce LED che scrivono la firma luminosa del modello: all’interno poi i due fari si occupano separatamente di luce anabbagliante ed abbagliante. All’anteriore, ben in vista allo sguardo dei più attenti, una forcella a steli rovesciati Showa da 41 mm di diametro. L’impianto frenante è su pinze da 310 mm sulle quali è installato un sistema di pinze monoblocco radiali Brembo a quattro pistoncini, al posteriore invece il disco è singolo da 220 mm. Ovviamente sia avanti che dietro abbiamo l’ ABS cornering, il tutto con la pompa radiale anch’essa firmata Brembo. I pneumatici di primo equipaggiamento sono Pirelli Diablo Supercorsa SP con dimensioni 120/70 all’anteriore e 180/55 al posteriore, entrambi su cerchi da 17’’ a cinque razze in colorazione nera. In taglio laterale spiccano il puntale sotto i collettori e le appendici aerodinamiche molto larghe che partono dai lati della forcella per poi raccordarsi all’altezza del serbatoio, poco sopra le guance: con una capacità di 15 litri, il serbatoio ha spazio per le gambe sui fianchi così come spigoli pronunciati nella parte alta laterale. La sella è doppia: quella del passeggero di dimensione parecchio contenuta, è fornita di serie insieme al codone monoposto che ricorda ancora una volta l’animo corsaiolo del modello. La sella per il motociclista ha un’altezza di 836 mm dal suolo, con impunture bianche a contrasto su rivestimento in materiale tecnico. Nello sguardo posteriore spicca il terminale: è in acciaio inox con un sistema di scarico 3 in 1 con terminale basso, anch’esso in acciaio inossidabile. Ben incastonato al centro del forcellone posteriore, troviamo poi la sospensione Ohlins, un mono ammortizzatore STX40 da ben 130 mm di escursione e ovviamente totalmente regolabile. Il codone molto filante, ospita al suo interno due cavità che vanno ad incrementare i flussi d’aria, donandole ulteriore sportività, con un gruppo ottico di luce di posizione incastonato all’interno, al contrario esterne sono le frecce così come a sbalzo, fissata su un lungo e stretto supporto, la targa.
La prova
È una moto molto duttile con la quale, attraverso la possibilità di 5 riding mode presenti, si può settare quella che sarà la risposta di cambio, motore e manopola del gas, oltre che l’intensità dei sistemi elettronici. Rain, Street, Sport, Track e Rider sono i nomi delle differenti mappature presenti: i blocchetti grazie ad una disposizione dei tasti ordinata ed intuitiva, permette di poter controllare sempre a portata di pollice tutti i parametri ed informazioni visibili sulla plancia di comando. La posizione di guida è quindi la trilaterazione manopole, seduta e pedane non offre una postura comoda seppur sportiva, non affaticando i polsi così come la piega del ginocchio all’interno delle fosse sulle guance laterali. Per quello che riguarda le prestazioni e la ciclistica del mezzo, la Street Triple urla marcatamente la propria vocazione per la massima sportività e manegevolezza, permettendo di sfruttarla con estrema facilità grazie ad un telaio ed una componentistica di alto livello.
Sotto il suo magnetismo dal sapore puramente british, si cela la vera perla di questo modello: il suo motore, il famigerato 3 cilindri Triumph, evoluzione ingegneristica del precedente 675, portato adesso a 765 cc abbinato ad un cambio a 6 rapporti dotato di tecnologia Quick Shift’ che le permette di poter cambiare marcia senza l’utilizzo della frizione. La potenza dichiarata dalla casa nella versione RS è di ben 130 cavalli, con un picco di 80 Nm di coppia a 9500 giri. Il tutto viene poi infiocchettato da uno scarico veramente impeccabile, dal sound cupo e fragoroso. Il propulsore riesce a sprigionare delle prestazioni ben superiori alle aspettative, grazie anche alla notevole esperienza guadagnata nei campionati Moto2, con una bella erogazione ed una risposta dell’acceleratore sempre molto pronta ma allo stesso tempo modulabile senza strappi. La strumentazione èmolto chiara e ben leggibile, anche sotto la luce diretta del sole non abbiamo avuto problemi nella lettura delle informazioni del il computer di bordo, complice un ampio schermo TFT a colori da 5“ con una illuminazione duplice a scelta tra fondo nero o bianco. I freni sono molto potenti, anche nell’utilizzo più impegnativo riescono senza cedimento ad avere resa massima, con un mordente incisivo privo di fastidiose sensazioni di cedimento o sbandata.
Cosmic Yellow, Silver Ice e Carnival Red sono le tre colorazioni disponibili sulla Triumph Street Triple RS. Il suo prezzo è di 12.695€ franco concessionaria con incluso nel prezzo l’unghia monoposto per il codone.