Lexus UX 300e: il crossover a emissioni zero

Anche Lexus decide di lanciarsi nel mondo delle elettriche, inaugurando questo nuovo corso con il crossover UX forte dell’esperienza assimilata nel tempo con la variante Hybrid dello stesso modello. È il momento di testare la UX 300e.

Gli esterni

Diciamocelo, solo i giapponesi potevano riuscire in un compito del genere: hanno riservato alla UX linee decise ed originali, allo stesso tempo armoniche tra loro. La griglia esagonale a forma di clessidra con elementi 3D in nero, il logo Lexus retroilluminato in blu, la fanaleria anteriore a dir poco acuminata a triplo led, gli specchietti tagliati da una katana – bello stereotipo sul Sol Levante eh? E poi i cerchi da 18” a 5 razze larghe, per migliorare la resistenza all’aria di un’auto che, ricordiamolo, deve pur sempre preservare la durata del pacco batterie. Forse solo la linea laterale appare convenzionale, da crossover, ma nemmeno troppo: a
mischiare le carte in tavola ci pensano la vernice Celestial Blue e la fascia luminosa LED che corre per tutto il posteriore, con una scanalatura ai due estremi tutta votata a bucare il vento. Queste caratteristiche rendono la UX esteticamente compatta e dalla forte presenza su strada, con delle dimensioni effettive di 4,49 metri di
lunghezza, 1,84 metri di larghezza ed 1,54 metri di altezza, con un passo di 2,65 metri. Sotto il portellone elettro-attuato si trova un baule dalla capacità di carico di 367 litri, con luci di cortesia, una superficie piuttosto regolare e la configurazione del divanetto posteriore abbattibile 60:40.

Gli interni

Da cosa cominciare per parlare di questi interni? Sicuramente dalla posizione di guida: le proporzioni della vettura la inseriscono a pieno titolo tra i crossover compatti, ma alla guida si sta seduti quasi come in una sportiva. Ne ha tutti gli elementi: i sedili anteriori li abbiamo regolati elettricamente, ovviamente messi in
basso per una migliore sensazione della strada. La visibilità in marcia, anche quella è da vera sportiva. Il tunnel centrale e la linea di cintura alta avvolgono letteralmente i passeggeri, ed al feeling di stare in una dimensione diversa contribuisce anche l’eccellente insonorizzazione dell’abitacolo. Ovviamente non possiamo non menzionare, nel capitolo posizione di guida, ciò che si trova davanti gli occhi di chi guida: un volante circolare con pulsanti per tutte le classiche funzionalità, regolabile in altezza e profondità, seguito alle sue spalle dalla palpebra con il quadrante digitale e le due “manopole” sopra di esso. Prendete con le pinze ciò che stiamo per dire, si sta pur sempre parlando di una full electric, ma vogliamo esporci, sentitevi liberi di insultarci: queste manopole per disattivare il controllo di stabilità e per le modalità di guida ci hanno fatto quasi… quasi sentire nella LFA. Da petrolhead il ricordo, almeno estetico, arriva spontaneo. Il layout generale dei controlli inizialmente può confondere, con il touchpad centrale e lo schermo lontano, ma dopo poche ore di guida ci si abitua già, e francamente abbiamo trovato comodissimi i comandi sul tunnel centrale per la radio ed i media. E, da non sottovalutare, molto sicuri alla guida. I materiali scelti e gli assemblaggi sono a cinque stelle, con la pelle nera traforata che ricopre i sedili, e tutte le superfici molto piacevoli al tatto. Tra l’altro sedili e volante sono riscaldabili, contribuiscono alla sensazione davvero premium della UX. Sempre parlando di comfort, i passeggeri posteriori godono anch’essi di una posizione di marcia da auto sportiva, con materiali pregiati, sedili riscaldabili e diverse prese di ricarica per gli smartphone.

La tecnologia

La ricercatezza del design interno passa ovviamente attraverso la tecnologia, in Lexus sono pionieri nell’unirla all’eleganza. Uno schermo widescreen da 10,3” controllabile dal touchpad, un headup display per il guidatore configurabile all’inverosimile, navigazione, telecamera di parcheggio a 360° e la connettività di Apple CarPlay ed Android Auto. E come non menzionare il cristallino impianto audio Mark Levinson da 13 speaker, di serie nella versione Luxury della nostra prova. Tutto ciò viene unito alla dotazione di sicurezza del Lexus Safety System +, che offre sulla UX il mantenitore di corsia attivo, gli abbaglianti automatici, il rilevamento della segnaletica stradale, il cruise control adattivo ed il blind spot per monitorare in ogni momento l’angolo cieco.

Parliamo di numeri

Sotto il cofano spinge silenzioso un motore elettrico a magneti permanenti da 150 kW, l’equivalente di 204 CV. Tutto ciò vuol dire sulla trazione anteriore dell’UX 300 NM di coppia, un’accelerazione di 7,5 secondi nello 0-100 ed una velocità massima dichiarata di 160 km orari. Se non fosse che forse Lexus vuole stupirci, e questo dato è solo dichiarato: nella nostra prova su percorso chiuso al traffico abbiamo registrato una velocità massima effettiva di 172 km/h. L’autonomia dichiarata è di 305 km con una sola carica, un dato molto vicino al vero soprattutto in modalità Eco, grazie al pacco batterie agli ioni di litio da 54,3 kWh. I consumi dichiarati sono di 17,1 kWh su 100 km, con una media del nostro test di circa 21. Importante è la ricarica: la casa comunica 50 minuti a corrente continua e poco sopra le 8 ore con la presa a 230 Volt. La UX ha due sportellini, sulla sinistra ChaDeMo per la ricarica ultra veloce, sulla destra la Tipo 2. Nel nostro test presso una colonnina di ricarica stradale Enel X a 11 kW abbiamo impiegato circa 2 ore per guadagnare 80 km di autonomia. Un ultimo dato, una curiosità sull’impegno di Lexus in ambito elettrico: la casa è sicura di ciò che fa, tanto da garantire il pacco batterie per 10 anni o 1 milione di km! Rileggendo il paragone con la LFA dopo qualche riga ci sembra quasi di aver detto un’eresia, anche se si sa che il complimento principale e più ovvio da fare ad un’auto elettrica è il suo comportamento su strada e, ragazzi, la UX 300e non fa eccezione. Dinamicamente abbiamo fatto fatica a credere che fosse un SUV. Forse rende tutto più assurdo l’assoluto silenzio che regna mentre l’abbiamo spinta al massimo, ci si aspetta un bel rombo, ma tutto ciò che si sente è un sibilo quasi cinematografico sotto i 25 km orari. La dinamica, dicevamo. La UX elettrica affronta le curve in una maniera invidiabile per questo segmento a trazione anteriore, senza mai scomporsi con un’ottima tenuta di strada e zero rollio. A questo contribuisce in maniera fondamentale la presenza del pacco batterie sul pianale che ne abbassa di molto il baricentro. Il compromesso sta nell’assetto rigido sulle asperità più marcate, ma non è nulla di esageratamente “spezza-schiena”. Lo sterzo è preciso e dona all’auto un buon raggio per la categoria, molto facile fare manovre ed inversioni. I freni, infine: i più puristi diranno “ma che porcheria sono quei paddle dietro il volante su un’elettrica?”. Ragazzi, oltre che oggettivamente belli, danno un’ottima sensazione al clic, e hanno una loro funzione specifica: con quello per “scalare” si aumenta il livello da 1 a 4 di frenata rigenerativa in modalità B, con quello per “ingranare” la si diminuisce. L’auto riesce così a recuperare molta energia in fase di decelerazione, in modo ben modulato, grazie al freno motore; tutto ciò aiuta l’ottimo impianto frenante a 4 dischi in dotazione alla UX.

Elettrica o ibrida?

Lo sappiamo, i tempi per una vettura elettrica per alcuni di voi saranno ancora poco maturi. Lo sa anche Lexus, per questo mentre la UX 300e era sotto-carica abbiamo voluto provare la variante ibrida della UX. La UX Hybrid appunto. L’auto esteticamente è identica, condividendo anche la piattaforma GA-C su cui è
costruita assieme alla sorella elettrica. Rappresenta però un morbido passaggio da una tradizionale auto a motore termico ad una ad emissioni zero. Infatti essendo full hybrid non c’è necessità di ricaricarla, ma permette comunque un gran risparmio in termini di consumi ed emissioni, oltre che indubbi vantaggi per bollo e restrizioni alla circolazione. Sotto il cofano trova alloggiamento un 2.0 benzina 4 cilindri da 184 CV capace di sviluppare 180 NM di coppia, il tutto abbinato al cambio automatico e-CVT. La differenza più rilevante, da tanti punti di vista, è la mancanza del grande pacco batterie, qui molto più ridotto. Il baricentro risulta più alto, un cambiamento notevole in termini di dinamica, ma si guadagna molto spazio per le gambe visto il pianale “libero” dal pacco batterie. Il baule risulta ridotto di 47 litri, mentre il maggior beneficio è il peso: se la UX300E vanta una massa di 2245 kg, la sorella ibrida di questo breve ma intenso incontro fa scendere di molto la lancetta della bilancia, fino a quota 1540 kg in ordine di marcia.
I prezzi per la Lexus UX Hybrid a 2 ruote motrici partono da €38.000 per la Executive e salgono rispettivamente a €42.000 per la Midnight e €48.000 per la F Sport. La Hybrid è offerta anche a 4 ruote motrici, con prezzi di partenza di €44.000, €50.000 e €52.000 rispettivamente per gli allestimenti Midnight, F Sport e Luxury. Solo due versioni per l’elettrica: Premium a partire da €57.000 e Luxury, nella nostra prova, da €61.000. Gli equipaggiamenti di serie sono completi, aggiungendo sulla nostra configurazione solo la vernice Celestial Blue da €1.050.

In collaborazione con Lexus Amicar.