Dacia Duster 2022: test drive del SUV intelligente, con motore GPL

Il fuoristrada più concreto del mercato è tornato nel suo restyling 2022: ma è ancora capace di fare magie? Abbiamo testato la Dacia Duster 2022 nella variante a GPL.

Gli esterni

La parola restyling è chiara: l’impostazione generale delle linee è rimasta la stessa, insieme alle proporzioni e alle dimensioni. Dacia Duster 2022 infatti è lungo 4,34 m, alta 1,80 m e larga 1,63m. Tutto ciò gli permette allo stesso tempo di essere comodo dentro ma non esageratamente massiccio fuori, dove comunque tradisce le linee da fuoristrada imponente e alto. A cambiare sono dettagli che rendono il progetto Duster decisamente moderno, merito sicuramente della rinnovata firma luminosa anteriore ad “Y” orizzontale, incastonata nella forma dei fari della generazione 2018, ma accompagnata da una calandra con otto elementi rivisti. Se il paraurti a contrasto in alluminio, quasi un bull-bar all’americana dissimulato, è rimasto identico assieme alla vista laterale, anche nel posteriore il comparto illuminazione appare rinfrescato: qui la firma luminosa a croce del M.Y. 2018 lascia nuovamente il posto ad una forma ad “Y” dallo sviluppo orizzontale. Il portellone cela un baule dalla forma regolare e decisamente ben sfruttabile: si parte da 445 litri, e abbattendo il divanetto posteriore in configurazione 60:40 se ne raggiungono 1478.

Gli interni

Rispetto al passato, ma soprattutto a quelli che sono i prezzi, ma ne parliamo dopo, Dacia Duster 2022 appare molto più rifinito e ben dotato. Resta comunque una vettura che non si perde in chiacchiere, con materiali solidi e facilmente gestibili come le plastiche su plancia e pannelli porta, inframezzate da parti centrali soft touch, o i rivestimenti dei sedili in tessuto nero Prestige con cuciture bianche ed il lettering Duster sullo schienale. Per il capitolo comandi, arriviamo alla nostra parte preferita: sono ancora manuali, e per fortuna! Il clima ha tre rotori zigrinati e molto ergonomici, con l’indicazione LED per temperatura, velocità ventola e direzionalità. I sedili ed il volante si regolano in profondità e altezza con delle leve manuali, e abbiamo trovato comodissime le piattaforme grip in gomma removibile e lavabile sulla parte alta della plancia, dove poter poggiare telefono, monete o chiavi di casa. I sedili in generale sono morbidi e comodi, aumentano la sensazione soft di un viaggio sul Duster. Si sta seduti in alto, ovviamente, e questo l’abbiamo trovato un bel pro a livello di visibilità. Tendenzialmente un’auto con tanto spazio interno: contrariamente a molti SUV moderni dalla sensazione fin troppo imbottita, nel Dacia Duster si sta larghi, lo si vede anche dalla seduta posteriore dove in tre si trova posto comodamente, anche grazie al tunnel centrale non esagerato.

La sua tecnologia

Come anticipato, dei prezzi ne parliamo dopo, ma nonostante la competitività sul mercato, non chiamatelo low-cost. Infatti la dotazione tech, molto importante per il grande pubblico che cerca in un’auto l’appendice del proprio smartphone, è nella media del mercato, senza rinunciare praticamente a nulla. L’equipaggiamento del Dacia Duster che abbiamo provato comprende il Media Nav, un sistema infotainment con touch screen da 8” dotato, come dice il nome, sia di bluetooth e connettività con dispositivi Android e Apple con cavo ma anche wireless, sia della navigazione su base TomTom. Lo sfioramento dello schermo risponde bene, nonostante la mancanza di feedback aptico, e ha una finitura opaca che lo rende perfettamente leggibile anche con il sole diretto. La connettività via cavo è prevista con 4 prese USB-A totali, due avanti e due dietro, e due 12 V, una nell’anteriore e una nel baule. Completa la dotazione tech, come diciamo sempre, l’importante presenza degli ADAS: Dacia Duster 2022, nell’allestimento Prestige UP in prova, ha cruise control, rilevamento dell’angolo cieco, assistenza alle partenze in salita, ma anche apertura e avviamento senza chiave, e telecamera e sensori di parcheggio entrambi a 360°.

Parliamo di numeri

Chissà, in futuro con il Duster si potrà andare fuoristrada nel silenzio totale delle emissioni zero come con la piccola Spring. Questo non lo sappiamo ancora. Ciò che è certo, è che per ora la scelta delle motorizzazioni per Dacia Duster comprende benzina, gasolio e GPL. I turbo-benzina sono 1.0 4 cilindri da 90 CV, oppure 1.3 da 150. I Duster diesel sono invece equipaggiati con il 1.5 BluedCi da 115 CV. Per concludere infine c’è il Duster Eco-G, con un serbatoio di benzina da 50 litri accompagnato da una bombola di GPL montata nel doppiofondo del baule, dalla capacità effettiva di circa 50 litri che le permettono di percorrere, stando ai nostri test, ben oltre 400 km in questa modalità. Il nostro Duster è equipaggiato con il 1.0 TCe a GPL da 100 CV: un propulsore abbastanza pronto anche grazie al turbo, capace di 170 Nm di coppia massima. Tante sono le sensazioni di una guida morbida se ci si mette dietro il volante dalle giuste dimensioni: giusta la pedaliera, più che giuste le 6 marce del morbido cambio manuale, giusta la taratura delle sospensioni tutta votata al comfort e all’assorbimento di pavè e asperità, che lavorano in combinato con i comodi cerchi da 17”. Non è molto rumoroso, nonostante manchino i doppi vetri: pensate che in 6° marcia siamo sui 3000 giri, quindi anche un lungo viaggio lo si affronta senza eccessivi rumori o vibrazioni. Il volante dà una bella sensazione di solidità, con cambi di direzione precisi che portano questo Duster, sì, ad un coricamento laterale ovvio vista l’altezza da terra, ma comunque molto gestibile. Le ruote, insomma, vanno esattamente dove diciamo noi. E per concludere la maneggevolezza: da questo segmento non ci saremmo aspettati una facilità di manovra così, un buon raggio di sterzata che ci ha permesso inversioni quasi impensabili per un SUV di oltre 4.30 m. Durante la nostra prova sulle colline della Brianza, Dacia Duster ha registrato consumi di circa 6,5-7 litri su 100 km in benzina, e di circa 7,5 litri su 100 km in GPL. Le emissioni dichiarate dalla casa si attestano invece sui 145 g di cO2/km in benzina, e 127 in GPL. Questo Duster rimane, in conclusione, un’auto che dà molta sostanza per il prezzo richiesto, è infatti arrivato il momento di parlare di questi suoi numeri. La gamma parte da €16.550 per il Duster 1.0 benzina da 90 CV in allestimento Essential, e sale ad una base di €19.950 per la variante GPL in allestimento Prestige UP, con un piccolo, nuovo refresh di Dacia che oltre ai rinnovati loghi sulla calandra, porta due nuovi allestimenti, l’Expression ed il Journey, quest’ultimo top di gamma con una dotazione molto simile al Prestige Up: molto completo visto che la nostra configurazione, con l’unico optional della verniciatura Arancio Arizona dal costo di €650, l’ha portato ad un prezzo totale di €20.600, niente niente male.

Ringraziamo Renord S.P.A. per la disponibilità di questa Dacia Duster.