Mini Cooper SE 2022: la versione elettrica è perfetta per la città

La Mini Cooper SE si ripropone come la perfetta auto da città: compatta ed elettrica. Ma è davvero così perfetta? Scopriamolo nel nostro ultimo test drive.

Gli esterni

Il look della Cooper SE resta inconfondibilmente Mini. Insomma basta guardarla in foto: se non fosse per i dettagli gialli, la calandra piena o lo scarico… che non c’è, sarebbe una Mini 3 porte come tutte le altre. Tra l’altro questa nuova generazione non è neanche troppo diversa dalla Mini a benzina, visto che nel muso le calandre stesse si somigliano molto. Le dimensioni sono praticamente identiche: 3,85 m di lunghezza, 1,72 m di larghezza ed 1,43 m di altezza, insomma, ancora compatta e 3 cm più bassa della Cooper S a benzina. Lateralmente è sempre la cara e “vecchia” Mini Cooper, unica differenza la “E” sul bocchettone di ricarica. Anche dietro è proprio una Mini, con tanto di fari a “Union Jack”. Ma le elettriche non hanno un baule più piccolo? La Mini Cooper SE no. La sua capacità è rimasta invariata, 210 litri, e cresce fino a 730 abbattendo il divanetto posteriore secondo lo schema 60:40. Tutto ciò grazie al posizionamento delle batterie sul pianale e non sotto il vano di carico, dove invece trova posto un doppio fondo per i cavi.

Gli interni

Dentro, la Mini Cooper SE resta un classicone: certo, abbiamo lo start button in giallo lime e il ring che ci comunica il livello della batteria, ma per il resto è identica. Tanti elementi circolari tra ring, appunto, il volante, l’alloggiamento del cambio automatico e le bocchette del clima, con una superficie in effetto alluminio interessante sulla plancia. I pannelli porta sono rivestiti in nero lucido, pelle beige e uno “swoosh” satinato in grigio scuro. Voto alto sicuramente ai rivestimenti in plastica: hanno tutti un buon feeling al tatto, e anche la qualità degli assemblaggi non è male. Capitolo posizione di guida: bella, con la seduta posizionata in basso per godersi la dinamica delle Mini. Ovviamente è regolabile più in alto, e ve lo consigliamo per avere una migliore visibilità, visto che i montanti anteriori e posteriori non sono esattamente degli stuzzicadenti. Nonostante però sia cresciuta nel corso delle generazioni, la Mini 3 porte resta comunque compatta, e pur senza la retrocamera siamo riusciti a parcheggiarla ovunque senza problemi. Oltre alla vernice Moonwalk Grey e i cerchi Roulette Spoke da 17”, l’allestimento Yours prevede gli interni in pelle Chester Satellite Grey: sono molto belli ma occhio, vanno curati! La Mini 3 porte è ancora omologata per 4 persone: dietro i finestrini non si aprono, e insieme all’autonomia puramente cittadina, eviteremmo lunghi viaggi con lei. Meglio la 5 porte a benzina della nostra scorsa prova.

La tecnologia

La dotazione tech della Mini in prova non manca: i display sono quasi totalmente digitali, eccezion fatta per le lancette della strumentazione di guida, opaca e davvero ben leggibile in ogni condizione. Dietro il volante c’è l’head-up display regolabile, mentre al centro, nel ring illuminato, l’infotainment touch da 8,2” di diagonale. Ci sono navigatore, radio DAB e connettività con gli smartphone, oltre ai controlli per i vari parametri di guida. Due le prese USB, di tipo A e C, una la 12V, mentre sotto il bracciolo centrale c’è l’alloggiamento per la ricarica a induzione del telefono. Proprio dal telefono, con la specifica app si possono tenere sott’occhio i limiti e i parametri di ricarica in diretta, oltre a scegliere funzioni come la pre-climatizzazione. Tra gli elementi dell’abitacolo della Mini Cooper SE abbiamo apprezzato molto i pulsanti sul volante e i rotori del clima automatico bizona che, sì, non sono modernissimi nel look, ma secondo noi devono prima di tutto essere funzionali, e lo sono. Ultimo ma non per importanza, il capitolo della sicurezza legato alla tecnologia: la Mini che abbiamo provato aveva in dotazione il cruise control con limitatore di velocità, la chiamata SOS, il controllo di trazione e i sensori di parcheggio a 360°.

Parliamo di numeri

Capitolo prestazioni, ma non solo. La Mini Cooper SE ha un motore elettrico dall’equivalente di 184 CV, e con il suo peso di 1440 kg, solo 140 in più rispetto alla Cooper S benzina da 180 CV, riesce a raggiungere i 100 km/h da 0 in 7,3 secondi, con una punta di 150 km orari. Le prestazioni però, per quanto su una compatta come la Mini siano sicuramente un punto interessante per gli appassionati, non sono tutto per le auto elettriche. I consumi dichiarati sono di 15,5 kWh per 100 km, con un’autonomia dichiarata di 230 km. Il pacco batterie da 32 kWh si ricarica in circa 3 ore in corrente alternata ad 11 kW, e in 35 minuti fino all’80% in corrente continua a 50 kW. Dati praticamente identici a quelli registrati, con un’autonomia del pacco batterie che si attesta sicuramente sul dichiarato – e forse anche oltre – se l’utilizzo è esclusivamente cittadino; ma che scende sui 200 km se la si usa anche in extraurbano.

L’avevamo previsto nel nostro test della Mini a benzina, e finalmente un anno dopo ve lo confermiamo: il go-kart feeling non solo è rimasto su questa generazione, sulla Mini elettrica è anche meglio! Merito ovviamente del pacco batterie montato sul pianale. Lo sterzo è molto comunicativo, l’assetto è qualcosa che le altre auto del segmento possono solo e ancora una volta invidiarle. L’ingresso in curva poi è un sogno, nonostante sia trazione anteriore, e la combo con questi cerchi da 17” la rende tutto sommato comoda. L’erogazione del motore elettrico infine è fluidissima, ovviamente. L’auto decolla senza sforzi. Quattro le modalità di guida: Green e Green +, parsimoniose e con la disattivazione del clima sulla seconda, Mid l’intermedia, Sport che la rende ancora più reattiva del normale. Occhio però, 270 nm di coppia tutti davanti vanno gestiti con attenzione. Ci rendiamo conto però che vi stiamo parlando solo dei lati grintosi, su un’auto elettrica bisogna anche pensare ad altro. La frenata rigenerativa è davvero potente, comodo guidare in modalità “one pedal”, però la si può mitigare con uno specifico pulsante. Dal punto di vista… classico, invece, i freni sono potenti e regolari. Per quanto l’autonomia sia puramente cittadina, il viaggio tra Matera, dal concessionario Ultramotor Mini, e Bari è stato comodo, morbido e soprattutto silenzioso, non solo perché sotto il cofano non c’è il motore a benzina, ma anche per l’ottima insonorizzazione.

In conclusione, per spazi interni e autonomia di viaggio la Mini Cooper SE è un’auto sicuramente consigliata ad una coppia o ad una famiglia giovane che lavora in città e può contare su un budget abbastanza alto: parte infatti da €37.650, con l’allestimento Yours che sale a €40.550 ed il prezzo finale della configurazione del nostro test che arriva a €41.160.